stanca di guerra


scritto nel 1996 da Lella Costa, Alessandro Baricco, Sergio Ferrentino, 
Massimo Cirri, Piergiorgio Paterlini e Bruno Agostani, 
regia di Gabriele Vacis.













Le donne e la guerra

All'inizio del Novecento le donne del nostro Paese non votavano, molte di loro erano analfabete, e anche le più acculturate non avevano diritto di concorrere alle decisioni riguardanti la collettività.
La loro presenza, tuttavia, cominciava a essere percepita: in un partito come quello socialista, in certe organizzazioni sindacali, associazioni e giornali…
Quando nell'estate del 1914 scoppiò la guerra, la voce delle donne si fece sentire anche da noi. È del 2 agosto il manifesto “Non vogliamo la guerra!” pubblicato sul quindicinale “La donna lavoratrice”, una presa di posizione che fa eco a quella dell'Alleanza mondiale delle suffragiste. Fu inutile. Il 24 maggio 1915 l'Italia entrava in guerra contro l'Austria-Ungheria. Il governo aveva scelto di schierarsi con le potenze dell'Intesa, il parlamento si era piegato, e le donne italiane - madri, mogli, sorelle, fidanzate o solo cittadine - dovettero fronteggiare l'emergenza, mentre il pacifismo evolveva verso un più generico neutralismo. (...)

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